martedì 11 giugno 2013

Quella pasta che fa Dudu Dudù... ovvero Pomodorini e Taccole

Anche se il coro in sottofondo fa du dudù dudù duddu dudù... che non è esattamente la stessa cosa... suggeriamo un bel "Walk on the Wild Side" a tutto volume, geniale opera di uno splendido Lou Reed d'annata...

Arrivi a casa speranzoso che la moglie abbia preparato un bel pranzetto visto che ha avuto l'intera giornata libera, ed inaspettatamente scopri che invece è stata chiamata dal suo capo che la vuole immediatamente in ufficio per misteriose ragioni... e lì, non essendo la prima volta che capita, qualche sospetto te lo fai venire, lo sai che in fondo i capi azienda sono i migliori amici delle mogli.... altrui... solo che generalmente non si fanno mettere il guinzaglio per essere portati a spasso.

Passata la fugace cornifera visione nella tua mente, vieni preso da un fortissimo crampo allo stomaco, segno inequivocabile della tua fame atavica che in questi momenti supera anche la immaginazione più cornificatoria... e poi in fondo... sei fedele al motto "mangia che ti passa..." che volere di più, mangiando, passerà anche il resto... o no ? Inutile rammentarci che il motto prevederebbe il bel canto... noi siamo mengacuochi, mica mengatenori !

Un bel grappolo di pomodorini cirio fa capolino dalla credenza, facendoti capire inoltre che, di tua moglie e delle sue capacità di gestione familiare degli alimenti deperibili, non devi fidarti troppo, perlomeno quasi quanto del suo capo, e subito l'idea prende forma, una, fissa, semplice e menghifera, proprio come si addice a questo blog.

In una mengadispensa che si rispetti non possono mai mancare quintali di pacchi di pasta, la cosa più semplice da preparare, che anche solo con un segmento d'olio ed una grattugiata di parmigiano sopra, allieta il palato ed è comunque preferibile ad un cazzotto sui denti o ad un crampo allo stomaco.

Se come me sei reduce pure tu da una veloce spesa dal fruttivendolo e ti ritrovi in mano casualmente un sacchetto con delle taccole ecco la ricetta che fa per te! E se abbondi fa pure per tre! Basta farla da sé! Insomma, lo avrai capito, detti e proverbi sono il nostro pane quotidiano... secondi solo a questo mirabile piatto di pasta, ma solo perchè trattandosi di pasta mica possiamo servirla da secondo o da contorno, men che meno da dessert !



Gli ingredienti per due personcine a modo... mio...

160/180 gr. Spaghetti o Linguine
120 gr pomodorini lavati e tagliati a metà o in quarti
5/6 taccole lavate e private delle estremità
1 spicchio d'aglio schiacciato
olio evo
sale
pepe
peperoncino
basilico in abbondanza
parmigiano reggiano

Mettiamo subito la nostra solita pentola per cuocere la pasta sul fuoco non senza averla prima riempita di acqua. Quando l'acqua bolle saliamo e tuffiamo le taccole. Lasciamole appena ammorbidire, basteranno 5 minuti, scoliamole e raffreddiamole sotto acqua corrente fredda e poi tagliamole a corte losanghe e mettiamole da parte. Caliamo la pasta. Ma mi raccomando... non è che dovete diminuirne il peso... dovete semplicemente ficcarla nella pentola dell'acqua in ebollizione e portarla a cottura.

In una padella larga a fuoco ben vivo e nell'olio Evo ben caldo rosoliamo l'aglio con un po' di peperoncino senza farli bruciare, eliminate l'aglio (ma se vi piace potete tritarlo e versarlo a rosolare tritato per poi mangiarlo con la pasta) e subito dopo tuffiamoci i pomodorini, sarà un gioioso tripudio di schizzi che inonderanno la vostra camicia, perché sicuramente, come è successo a me, non vi sarete ricordati di indossare il grembiule anti unto e l'acqua contenuta nei pomodori, a contatto con l'olio bollente vi renderà lo scherzetto... e vorrei vedervi voi buttati nell'olio bollente come reagireste...
Mi raccomando, non dovete trasformare i pomodorini in salsa di pomodoro, devono comunque restare consistenti.


Versate nella padella anche le vostre taccol-osanghe e mescolate il tutto per qualche minuto a fiamma ben viva. Spegnete, regolate di sale e pepe ed inondate col basilico tagliuzzato con una forbice o strappato con le mani, la lama del coltello lo farebbe annerire in brevissimo tempo, quindi evitatela a meno che non usiate uno di quei sofisticatissimi coltelli in ceramica che solo a guardarli ne capite già la triste fine essendo voi cuochi del menga che riusciranno a farli cadere a terra nel giro dei prossimi 6 minuti raccogliendo poi pezzi di ceramica affilatissima sparsi in ogni dove. Meglio le mani, ne converrete con me...

Cotta che sia la pasta, scolatela e versatela nella padella, riaccendete la fiamma sotto la padella stessa e mescolate aggiungendo ancora un po' di olio fresco. Questa volta l'acqua di cottura non la dovete usare per allungare il sugo, semmai usate olio Evo per ammorbidire finché mescolate nella padella. Via in tavola con una bella spolverata di Parmigiano.

Se invece volete fare i raffinati, il parmigiano lo mettete in una ciotola ampia ed utilizzando l'acqua di cottura della pasta, poche gocce alla volta, lo riducete in crema, un lavoro lento e costante, oserei dire certosino se non fosse che molti di voi, cadendo così nel panico più totale, penserebbero che io abbia repentinamente e senza preavviso cambiato tipo di formaggio, preferendone uno industriale ad un prodotto artigianale che il mondo intero ci invidia, ...quindi non lo dico...  voi lavorate di frusta (anche sulla moglie quando torna a casa), o con la forchetta (in tal caso non provatela sulla moglie), mescolando bene ed aggiungendo l'acqua goccia a goccia come fosse Chanel n°5 ed il formaggio fosse Marilyn, una volta raggiunta una consistenza cremosa (Marilyn tendeva più al burroso ma non serviva a condire una pasta) versate nella padella e mescolate con tutto il resto, avendo però l'accortezza di spegnere la fiamma sotto la padella prima di iniziare questa operazione di mantecatura.

Ulteriore raffinatezza ? I pomodorini una volta tagliati, salateli e metteteli a scolare per una decina di minuti in un colino o nel colapasta, girandoli di tanto in tanto con un cucchiaio, perderanno buona parte della loro acqua, la polpa sarà più soda ed acquisteranno in sapore, inoltre eviterete qualche schizzo versandoli nell'olio, ma non fateci troppo affidamento, indossate la tutona.

Buon Appetito.